Tour de France 2018, Démare: “Non ho sensazioni positive. Troppi uomini di classifica davanti nelle volate”
Neppure nel giorno della festa nazionale francese Arnaud Démare riesce a svoltare il suo Tour de France 2018. L’alfiere della Groupama-FDJ ha infatti perso le ruote dei compagni nell’ultimo chilometro della tappa che si è conclusa ad Amiens, vinta poi nettamente da Dylan Groenewegen (Lotto NL-Jumbo), lanciando così dalle retrovie uno sprint che lo ha visto classificarsi al quinto posto dopo i declassamenti subiti da André Greipel (Lotto Soudal) e Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) per reciproche scorrettezze. L’ex campione nazionale transalpino conferma così di non attraversare un periodo di forma particolarmente redditizio e sembra ben lontano dai fasti con i quali aveva iniziato la Grande Boucle un anno fa.
“Sono chiaramente molto deluso. Il finale è stato molto caotico, anche se conoscevo l’arrivo a memoria. Sapevo che c’era poco spazio per infilarsi e che gli ultimi due chilometri sarebbero stati così. Sono dispiaciuto, anche perché questa era l’ultima occasione prima di tappe complicate per noi velocisti. Finché non si raggiungerà Parigi avrò ancora speranze, ma negli ultimi giorni non ho avuto sensazioni positive”.
Démare ha poi ripreso la polemica lanciata giorni fa da Philippe Gilbert in merito alla presenza degli uomini di classifica in testa al gruppo nei chilometri finali delle frazioni pianeggianti: “Quando devi sgomitare con Chris Froome (Team Sky) a tre chilometri dalla fine, o con Nairo Quintana (Movistar) come è successo ieri, c’è poco da dire. Domani sarà la stessa cosa, li aspetto al varco se vorranno ancora infilarsi”.
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